Impianti idroelettrici su acquedotto
Un importante settore per lo sviluppo e l’applicazione delle energie rinnovabili è rappresentato dall’installazione di turbine idroelettriche lungo le reti degli acquedotti e degli impianti irrigui, ove sia possibile sfruttare salti e portate differentemente dissipati, sfruttando infrastrutture esistenti come condotte e canali. Alla produzione di energia elettrica utilizzando energia potenziale altrimenti persa, si aggiunge anche il contenimento dell’impatto ambientale in quanto si possono sfruttare le infrastrutture esistenti.
La LUMIEI Impianti ha scelto di specializzarsi in questo settore e, dopo aver realizzato numerose installazioni su acquedotti, ha progettato e allestito un laboratorio prove per il test di impianti in scala ridotta presso la sua sede a Sauris, in modo da simulare il futuro impianto e studiare il comportamento della turbina al variare delle condizioni di lavoro dell’impianto.
L’acqua ad uso potabile è normalmente derivata da una sorgente di alta quota e diretta verso le utenze tramite una rete di condotte. E’ frequente il caso in cui il salto geodetico comporti una pressione di alimentazione della rete che, per alcune utenze, risulti eccessiva. In questi casi si prevede l’utilizzo di appositi dispositivi idonei alla dissipazione della pressione in eccesso. L’energia potenziale associata alla dissipazione viene persa, a meno che non sia possibile installare una turbina idraulica che possa sfruttarla. Tramite una deviazione dalla rete dell’acquedotto oppure inserendo il gruppo turbinageneratore direttamente al posto dell’elemento dissipatore, è quindi possibile produrre energia elettrica. Per garantire in ogni condizione la continuità dell’approvvigionamento di acqua potabile è prevista l’installazione di un bypass automatico dell’impianto (secondo quanto riportato a lato nella figura in calce). Le acque turbinate sono preservate nella loro caratteristiche organolettiche in quanto le parti a contatto sono realizzate con materiali certificati per uso alimentare e gli organi meccanici sono movimentati esclusivamente tramite attuatori elettrici e/o pnuematici, mentre le parti in rotazione sono esenti da lubrificazione. Impianti idroelettrici di uguale natura possono essere installati anche dove è possibile canalizzare il troppo pieno delle vasche di accumulo delle reti acquedottistiche, in modo da recuperare la portata altrimenti dissipata.
I principali vantaggi di questo tipo di installazioni si possono quindi sintetizzare in:
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Recupero di energia potenziale altrimenti dissipata
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Razionalizzazione delle reti acquedottistiche
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Aumento dei ricavi in seguito alla produzione di energia elettrica che si andrebbe ad aggiungere alla fornitura di acqua potabile
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Diversificazione delle attività economiche della società erogatrice il servizio di distribuzione dell’acqua potabile
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Possibilità di contenimento dei costi per impianti di sollevamento e/o depurazione sfruttando l’autoproduzione di energia elettrica
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Mitigazione dell’impatto ambientale e contenimento dei costi di realizzazione a fronte di una produzione di energia elettrica che sfrutta strutture esistenti
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Sensibilizzazione della coscienza ambientale in materia di energie rinnovabili e sfruttamento delle risorse esistenti in vista della mitigazione dell’impatto ambientale per la produzione di energia elettrica