
Impianti idroelettrici ad acqua fluente
Un impianto idroelettrico ad acqua fluente è un complesso di opere civili e idrauliche e attrezzature elettromeccaniche costruito per convertire l’energia potenziale dell’acqua disponibile ad una certa quota rispetto alla quota in cui sono posizionate le turbine.
Per questo i due fattori fondamentali per la definizione della potenza sviluppabile sono:
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salto: differenza di quota esistente dal luogo in cui è disponibile la risorsa idrica e la quota di restituzione;
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portata: la quantità di acqua disponibile per essere turbinata, al netto del rilascio obbligatorio (D.M.V.) a norma di legge.
Lo schema tipico dell’impianto è:
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traversa di sbarramento: opera civile in alveo con lo scopo di convogliare l’acqua verso la vasca di decantazione;
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vasca di decantazione: opera civile costituita da una vasca opportunamente dimensionata con lo scopo di far sedimentare la sabbia. Solitamente è dotata di paratoie meccaniche per la pulizia della vasca stessa
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sgrigliatore meccanico: attrezzatura elettromeccanica inserita tra le vasche con lo scopo di fermare i corpi in sospensione presenti nell’acqua;
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vasca di carico: opera civile posta subito dopo lo sgrigliatore da cui parte la condotta forzata di alimentazione della turbina, dotata di paratoia meccanica per la pulizia della vasca stessa;
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condotta forzata: condotta in pressione di vario materiale che convoglia l’acqua dall’opera di presa all’edificio di centrale;
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edificio di centrale: opera civile con lo scopo di contenere le attrezzature elettromeccaniche;
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attrezzatura elettromeccanica di centrale: attrezzatura elettromeccanica con lo scopo di trasformare l’energia potenziale in energia prima meccanica, con la rotazione della turbina, e poi elettrica mediante il generatore e quadristica elettrica di controllo e comando della turbina e di connessione alla rete;
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opere di restituzione: canale idraulico di restituzione dell’acqua all’alveo.






















